La calzatura deve essere confortevole per il piede, non solo per la lunghezza, ma anche in larghezza ed in altezza. Ad esempio, una scarpa anche con un mezzo numero in più, può essere dannosa quanto una scarpa stretta. Questo serve a impedire alle callosità di formarsi, sia nella parte superiore che laterale, favorendo la deambulazione del piede e ritardando l’invecchiamento articolare e muscolare.
Il piede dovrebbe essere supportato da un appoggio morbido o semirigido come il plantare e mai poggiare su superfici piatte e dure. In questo modo si favorisce e si migliora il ritorno venoso, stimolando la circolazione e la sensibilità dei piedi. Una buona abitudine può essere anche quella di controllare alla fine di una giornata se sono presenti callosità sotto la pianta o se le gambe sono gonfie.
Altri elementi a cui prestare attenzione sono il fondo e il tacco delle calzature perché questi due elementi riflettono e condizionano la postura. Se troppo alti o troppo bassi, i tacchi possono essere dannosi come anche le suole se troppo rigide o troppo flessibili.
I materiali delle scarpe dovrebbero essere naturali; la pelle lascia infatti passare l’ossigeno attraverso il “fiore” e cede l’umidità. Buone spie possono essere il senso di bruciore, la sudorazione, la temperatura ed eventuali cattivi odori che svelano sicuramente negative caratteristiche di una scarpa.
