Come si cura l’onicocriptosi? Il podologo professionista, dopo un esame obiettivo, procede alla rimozione della parte dell’unghia che spinge o penetra nei tessiti circostanti. Si procede con altri tagli progressivi nel tempo sino ad ottenere una vera e propria rieducazione ungueale. In genere questi interventi risolvono il problema, con un monitoraggio costante del professionista che può evitare l’insorgenza di dolorose recidive.


Nei casi gravi si procede invece a piccoli interventi in anestesia locale, con qualche punto di sutura e bendaggi, che comunque permettono la deambulazione sin da subito.
Da evitare assolutamente: il fai-da-te o affidarsi a estetisti che non sono abilitati assolutamente alla cura e agli interventi, tagliare le unghie grossolanamente e in linea curva o troppo corte.

Cosa fare per evitare l’onicocriptosi: avere sempre una buona igiene del piede, indossare calzature comode e traspiranti, variare le calzature regolarmente.

Chi pratica attività sportiva ed è incline alla formazione dell’unghia incarnita dovrebbe chiedere al proprio podologo di fiducia come proteggere gli alluci nei momenti di maggiore sollecitazione.